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| Tasse più eque alle famiglie che portano beneficio a tutta la società e stipendio alle casalinghe. E' la richiesta del cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. "Se il lavoro di una badante deve concorrere alla formazione del Pil nazionale, perché non può farlo anche una madre che fa lo stesso lavoro?" chiede il porporato aggiungendo che anche le cure offerte per amore hanno diritto a un giusto riconoscimento.
"Le famiglie e le loro associazioni - ha inoltre sottolineato Antonelli - devono essere interlocutori della politica, ed è bene che i politici conoscano le possibili ricadute delle loro scelte, si confrontino con i diretti interessati e ascoltino le loro necessità di accesso alla casa, di un lavoro non precario, alla libertà educativa e alla conciliazione dei tempi di lavoro e di cure familiari".
"E' importante - ha aggiunto il porporato - applicare equità nel prelievo fiscale alle famiglie, un riconoscimento dovuto che reca beneficio all'intera società". Riconoscimento che, secondo il cardinale Antonelli, dovrebbe essere dato giustamente anche al lavoro domestico, alle casalinghe che si occupano della casa e si prendono cura dei figli. "Non si capisce - ha detto - come questo lavoro possa valere di meno se svolto da una madre anzichè da una colf: quest'ultimo entra nel Pil e l'altro non è considerato per nulla".
Per il cardinale, "le cure alla famiglia sono offerte per amore, ma hanno comunque diritto ad un giusto riconoscimento". TgCom
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