Allarme Onu: Entro il 2030 la metà del pianeta sara senz'acqua

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Fister
view post Posted on 16/3/2009, 12:54




Entro il 2030 quasi la metà della popolazione mondiale vivrà in zone con carenza d'acqua. A sottoscrivere lo scenario è il rapporto 'L'Acqua in un Mondo in Trasformazione' redatto da oltre due dozzine di istituzioni dell'Onu. Non solo. Per il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite, nel 2025 due terzi del pianeta vivrà in condizioni di stress idrico se continueranno gli attuali modelli di consumo. Ma è una crisi che già oggi ha numeri e sofferenze alte.

Circa un miliardo di persone, secondo le ultime stime internazionali, infatti, già ora non dispone di acqua potabile, circa 2,5 miliardi non possiedono i servizi sanitari, solo il 16% usufruisce di acqua in casa, mentre l'84% deve cercarla presso fonti dove è scarsa o di qualità scadente. Inoltre 8 milioni di persone, perlopiù bambini, muoiono ogni anno per malattie legate a carenza di acqua. E il futuro si fa ancora più nero.

Secondo le previsioni dell'Onu, inoltre, la popolazione mondiale di 6,6 miliardi di persone crescerà di 2,5 miliardi entro il 2050, per la maggior parte nei Paesi in via di sviluppo, dove molte zone soffrono già di scarsità idrica. La crescita demografica, quindi, si tradurrà in un aumento della domanda di acqua dolce di 64 miliardi di metri cubi all'anno, sottolinea il rapporto. Che rileva come ormai la maggior parte del Nord Africa e del Medio Oriente, abbiano già toccato il limite delle proprie risorse idriche.

Con questi scenari e questi numeri si apre a Istanbul il Quinto Forum Mondiale dell'Acqua (World Water Forum), la più grande manifestazione relativa alla risorsa acqua, che si terrà in Turchia fino al 22 marzo, con l'obiettivo di inserire la crisi idrica mondiale nell'agenda internazionale. Il Forum, che ha cadenza triennale, riunisce esponenti di tutti i campi per trovare soluzioni sostenibili alle sfide idriche mondiali. Oltre 3.000 le organizzazioni partecipanti e oltre 10.000 i convegnisti che si incontreranno a Istanbul.

Il Forum di quest'anno vedrà la partecipazione di capi di Stato internazionali, rappresentanti delle Nazioni Unite, ministri, parlamentari, autorità locali e altri funzionari governativi, oltre a professionisti del settore idrico, attivisti e altre parti interessate. Nel corso del Forum di quest'anno sarà reso noto il rapporto mondiale sullo sviluppo idrico delle Nazioni Unite (United Nations World Water Development Report) che darà informazioni ancora più approfondite sulle risorse di acqua dolce.

"L'obiettivo finale del Quinto World Water Forum Istanbul 2009 è di motivare all'azione per migliorare la gestione mondiale delle risorse idriche" afferma Oktay Tabasaran, segretario generale del Forum. "Ciò è possibile solo - afferma ancora - con un'opera di sensibilizzazione sulle questioni idriche. Tuttavia la sensibilizzazione globale deve essere seguita da azioni come legislazione e finanziamenti, che vengono promossi attraverso il Forum".

Quest'anno, attraverso la sua iniziativa Green Forum, il World Water Forum pianterà un albero per ogni partecipante. Inoltre, l'Istanbul Water Consensus ha identificato delle 'Città paladine' unite nell'impegno per la gestione della risorsa idrica urbana di fronte ai cambiamenti globali. Le Città paladine includono Brisbane in Australia, Stoccarda in Germania, Vienna in Austria, Parigi e Strasburgo in Francia, Rotterdam nei Paesi Bassi, Buenos Aires in Argentina, Losanna in Svizzera, e Istanbul in Turchia.

E' necessario che "il mondo agisca immediatamente" per evitare una crisi idrica globale dovuta "all'aumento della popolazione, all'innalzamento del tenore di vita, ai cambiamenti nell'alimentazione e alla maggiore produzione di carburante" hanno esortato le Nazioni Unite presentando il loro rapporto. Un appello arrivato a pochi giorni dall'apertura dei lavori di Istanbul dove esperti e politici di tutto il mondo si confronteranno con la foto di un pianeta sempre più arido.

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